29/08/2012


Ciò che di me sapeste
non fu che la scialbatura,
la tonaca che riveste
la nostra umana ventura.

Ed era forse oltre il telo
l'azzurro tranquillo;
vietava il limpido cielo
solo un sigillo.

O vero c'era il falòtico
mutarsi della mia vita,
lo schiudersi d'un'ignita
zolla che mai vedrò.

Restò così questa scorza 
la vera mia sostanza; 
il fuoco che non si smorza 
per me si chiamò: l'ignoranza. 

Se un'ombra scorgete, non è 
un'ombra - ma quella io sono.
Potessi spiccarla da me, 
offrirvela in dono.

Eugenio Montale. Trovato qui.

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